sabato 23 febbraio 2013

Libera variazione sugli elementi: " suono, pietra, aria "




   



Via Lattea


Suono


Percorso sonoro, grafico, sismografia di intensità crescenti e decrescenti in ondulazioni ritmiche sul tracciato a inchiostro del diagramma esistenza.
La sua linea appena percettibile a tratti corre verso la propria fine o il proprio infinito, visibile, invisibile, continua, segnata da punti di intensità luminosa, da coaguli, nodi o macchie di nero inchiostro, da grumi o colature di tratti eclissandosi nella nebulosa dispersa del fondo.

La massa densa e oscura della sfera celeste è punteggiata di infiniti pulviscoli bianchi, luminosi e brillanti se visti nell'insieme a distanza, minuscoli, intangibili, inesistenti quasi se presi separatamente come singoli istanti, infimi momenti del quotidiano che  scandisce e dissolve il tempo delle nostre esistenze.



Suono: tracciato vibrazionale e impronta intermittente impressa su pentagramma;
stampa a inchiostro, a rilievo nei punti in cui il suono si lascia udire, nei punti in cui la voce si lascia ritrovare,
 parola d’una lingua altra, antecedente il senso, ritmo primo che è già respiro del corpo, vivente, dall’universo ritornando a questa specie di inconscia, arcaica memoria o intuizione dell' unità del tutto.

“Via lattea: galassia prima del nostro sistema solare" ( Wikipedia)
Banda luminosa e biancastra dall'aspetto nebuloso che taglia trasversalmente la sfera celeste;
vi dipartono due braccia di spirali concentriche, due emisferi ricongiungendosi in unità, più brillante in direzione delle costellazioni del sagittario, dello scorpione, o del cigno dove si trova il suo centro, non visibile, occultato da dense polveri che ne riassorbono la luce in quella direzione.

Osservabile dalla terra appare come una scia rischiarata di luce distesa e permeante, aprendosi in nugoli di stelle e nebulosità di varia intensità; percorre trasversalmente la volta celeste stagliandosi sulla massa densa e impenetrabile del cielo notturno.
E' forma irregolare e frastagliata con numerose interruzioni sulla continuità della sua luce causate dalla presenza di nebulose oscure, amalgama di neri punti, polveri e scorie che ne  annebiano in parte la luce stellare.








"Quiescenza", Sergio Policicchio ( www.sergiopolicicchio.com)

Semi germinati da materia granitica.


Il marmo grezzo, rigato e visto in frammenti sgretola al suolo in pezzetti, frantumi, pietre o polveri disperse, tuttavia creando una sorta di spazio in tensione attraversato da fili immaginari, percorso da onde sonore, interconnessioni che dilatano lo spazio reale al suolo.

Corpo germinale, terra matrice, seme, stato di nascita cellulare,
tessuto di pietra o di carne. Il corpo è ricompreso nel cerchio dello spazio cosmico.

D’un tratto l’irradiazione solare trafigge con il suo raggio attraverso la finestra, rende la pietra carne viva, tessuto.
Sul solco infuocato della terra l’impronta resta come un’insplosione luminosa, una silhouette infuocata, una fisicità di corpo allo stato nascente.



   Pietra


Genealogia della materia: l'interno delle rocce, delle pietre.
Sono composizioni granitiche formate da sedimenti di varia origine per corrosione di rocce preesistenti lì deposte.
Superfici terrestri viste dall'alto in aperture, crepe corrosioni o spaccature della roccia;
le loro forme sono prodotte dall'impatto delle maree sulla terra, dai movimenti, gli sconquassi, i passaggi o le derive di masse geologiche preesistenti spostandosi invisibilmente nel corso dei millenni.

Tessuti muscolari di corpi visti dall'interno al microscopio, portati alla luce nelle loro tessiture di fibre, tendini, nella composizione filamentosa delle cellule in massa protoplasmatica evolutiva.
Sono nel processo di ricomposizione infinita di strutture per distruzione e rigenerazione istantanea delle medesime,
in aggregazioni o scissioni spontanee del tessuto cellulare.

Rocce:  stratificazioni millenarie di sedimenti.
La pietra è vista come portatrice d’una temporalità arcaica, d’una memoria millenaria , esplorata come apertura, breccia o scavo geologico attraverso la materia che porta indietro verso un’anteriorità atemporale, poi nella sua densità interna di strato, sedimento e traccia.

Rocce scavate all’interno, corrose all'esterno,
asperità, durezza o vuoto. Grotte improntate di mani su caverne preistoriche.




"Atlante", Sergio Policicchio








Aria

Turbine impetuoso delle correnti, volteggianti a spirale, d’aria o d’acqua, riversandosi improvvise come tempeste su strade coperte di pioggia o di grandine.

Nuvole grandi, bianche, soffici, espanse e leggere, attraversano come bianchi sciami gli oceani.
Mappe del mondo spiegate al contrario, movimenti dei venti o delle maree, dilatazioni di materia sospinta, sospesa, fatta muovere dal respiro universale.

Tracciati d’aria: simboli ricompresi entro questo cerchio d’oro su fondo oscuro, a raggiera,
simboli ricomposti dentro cerchio di luce pura intessuta a invisibili trame in filigrana dorata .

 Semi-trasparenti fili legati in diversi punti nello spazio creano strutture in tensione, in sospensione, in aria.

Aurora boreale: onde dai colori smeraldo turchese tracciano come sfere su luce cosmica l'avvolgente scia d'una cometa in tonalità azzurro etereo.
Fluttuazioni di intensità sonora misurate da fotogrammi luminosi e trasparenti, poi punti di ascesi verticali e bluastri.